Fiumi più lunghi in Africa nel post a cura di Viaggi nel Mondo
L’idrografia africana è soggetta al clima, alla morfologia e alle vicende geotettoniche. Qui vi si trovano fiumi di vasta estensione o di minima, a seconda del luogo. La metà del continente è priva di fiumi che sfociano nel mare, nonostante qui vi si trovi il fiume più lungo della Terra: il Nilo.
In questo post a cura di Viaggi nel Mondo, vediamo insieme quali sono i fiumi più importanti in Africa per il nostro consueto appuntamento con le Curiosità. Bentornati sul nostro portale!
Il Nilo
Chiamato anche Nilo – Kagera, questo famoso fiume africano percorre circa 6.671 km e attraversa diversi climi durante il suo percorso. Nasce infatti nella regione equatoriale del Congo, e attraversa regioni a clima tropicale. Ha due affluenti principali: il Nilo Bianco (dall’Uganda al Burundi) e il Nilo Azzurro, proveniente dall’altopiano etiopico.
Questa “Valle del fiume” (come viene chiamato secondo la sua etimologia) sfocia direttamente nel Mar Mediterraneo. Protagonista della storia della civiltà, il Nilo è da sempre oggetto di fascinazione per l’uomo. Attraversa ben 9 stati: Burundi, Egitto, Sudan, Tanzania, Uganda, Ruanda, Etiopia, Eritrea e Congo.
Uno dei luoghi più suggestivi che crea questo lunghissimo fiume sono le cascate del Nilo Azzurro in Etiopia. Queste sono molto alte: dai 37 ai 45 metri, e non ci si può fare il bagno. Tuttavia, qualche anno fa, la costruzione di una centrale idroelettrica, ha ridotto fortemente il gettito di queste cascate.
Il Nilo è fondamentale per l’economia dei territori che attraversa: infatti, le sue acque rendono fertili i territori che bagna, tant’è vero che l’Impero romano si estendeva solo lungo i territori che si affacciavano al Mar Mediterraneo ed erano bagnati dal Nilo.
Il Congo
Il secondo fiume africano più lungo e anche secondo al mondo è il Congo con i suoi circa 4.320 km. Il suo corso si snoda in due emisferi: il Cunene e l’Orange. Nasce alle falde del monte Musofi, a cavallo tra Repubblica Democratica del Congo e Zambia e fu avvistato per la prima volta nel ‘400 da un esploratore portoghese.
Questo fiume navigabile è utilizzato massicciamente per il trasporto di merci lungo l’Africa centrale. Protagonista dell’opera letteraria di Conrad “Heart of Darkness”, è meta di visite turistiche ed escursioni. Inoltre, si possono trovare – nei tratti più tranquilli e navigabili – delle barche che permettono di mangiare lì, come in una crociera, godendo dell’incredibile panorama che offre.
Il fiume Congo ha un grandissimo valore politico ed economico per il territorio africano, tanto da aver dato il nome alla Repubblica Democratica del Congo.
Il Niger
Questo fiume lungo 4.180 chilometri presenta molti caratteri in comune con il Nilo, come le due piene causate dalle piogge zenitali estive, che cadono contemporaneamente sul corso superiore e inferiore.
Il Niger attraversa la Nigeria, il Mali, il Benin, il Niger e il Golfo di Guinea. Fino al XVIII secolo gli europei non erano a conoscenza dell’esatta collocazione del terzo fiume africano dalla caratteristica forma di boomerang.
Per gli autoctoni, il Niger cambia nome a seconda del territorio che attraversa: Issabere (mamma delle acque) a Gao, oppure Djolibà (sangue che dona vita) a Ségou.
Come si evince da questi nomi popolari, il fiume è, per gli abitanti del luogo, portatore di fortuna, cibo, e quindi vita. Qui infatti si coltivano i vari prodotti locali, sulle sue rive, e viene navigato e utilizzato per il trasporto delle merci.
Il nostro post dedicato ai fiumi d’Africa più lunghi, termina qui. Alla prossima con i nostri approfondimenti!