Berlino è una delle città più vive, giovani e pulsanti al mondo e ha una storia e un’anima uniche che meritano davvero di essere scoperte di persona. Tre giorni sono il minimo per vedere almeno le cose principali, lasciando però molto altro per visite ulteriori in futuro. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale la Germania fu divisa in due stati, quello democratico della BRD e quello socialista della DDR controllato dall’ex URSS. Anche Berlino fu tagliata in due settori che facevano capo alle due entità: Berlino Ovest alla BRD e Berlino Est alla DDR. Per evitare la fuga dei cittadini di Berlino Est verso occidente venne costruito un muro alto quasi 14 metri che divenne una metafora tangibile della Guerra Fredda. Le immagini della caduta di questa barriera nel novembre del 1989 hanno non solo commosso il mondo, ma lanciato un fortissimo segnale di speranza. Fra le 1000 cose da vedere vi facciamo quindi cominciare con l’approfondimento di questa parentesi storica di cui a Berlino Est rimangono ancora numerose tracce, lasciate di proposito come monito per l’avvenire.
Il tour a piedi inizia ad Alexanderplatz, sotto l’orologio universale Urania Weltzeituhr, il classico punto di incontro in questa parte della città. Alzando gli occhi verrete sovrastati dalla Torre della televisione, alta 368 metri e dalla cui cima si gode dello spettacolare skyline della capitale tedesca (al meglio prenotate per salirci). Si continua verso il Checkpoint Charlie, punto di blocco fra i due settori dove è stato allestito il Museo del Muro, ricchissimo di informazioni anche sulle fughe più o meno rocambolesche che sono avvenute durante gli anni. Si prosegue poi alla volta di Potsdamer Platz, un’estesa piazza un tempo spaccata dal muro di cui si vedono alcuni mozziconi qua e là e resa praticamente una terra di nessuno. Qui si tenne il famoso concerto “The Wall” organizzato da un membro dei Pink Floyd e in seguito partì un progetto di riqualificazione, che ha visto la nascita di edifici dalle architetture all’avanguardia come il Sony Centre e l’edificio di Renzo Piano al civico 11. A questo punto servitevi dei mezzi per arrivare alla East Side Gallery, un museo a cielo aperto lungo il fiume Sprea con graffiti che ricoprono una porzione di muro di circa 1300 metri lasciati in piedi proprio per ricordare questa cicatrice. Fra i pezzi più famosi ci sono quello del bacio fra i due politici Brežnev e Honecker, e quello della Trabant, modello di auto in voga nella ex DDR, che sfonda il muro. Se avete altro tempo vi consigliamo molto anche lo Stasimuseum, ovvero il museo presso la ex sede del Ministero per la Sicurezza di Stato della DDR che vi illuminerà su quello che era il funzionamento del severo regime di sorveglianza messo in atto. Prima di partire dall’Italia o al ritorno potete anche guardare i film “Le vite degli altri” e “Goodbye Lenin”.
Dopo aver dato spazio a Berlino Est tocca però a Berlino Ovest, altrettanto accattivante. Il punto di partenza in questo caso è facilmente intuibile, ovvero la Brandenburger Tor, porta monumentale neoclassica che era inglobata nel muro ed è sovrastata da una quadriga trainata da cavalli. Nelle immediate vicinanze si trova il famoso edificio che ospita il Reichstag, il parlamento federale tedesco, con la sua nota cupola di vetro. Anche per entrare qui serve la prenotazione. Da qui si ritorna alla Porta di Brandenburgo e si imbocca l’ampio viale Unter den Linden che conduce alla Museumsinsel, l’isola dei musei, situata in mezzo alla Sprea e presente nella lista dei patrimoni UNESCO. I musei sono ben cinque e spaziano dai reperti archeologici alla pittura e scultura. Il più popolare è il Pergamonmuseum incentrato sui resti della città di Pergamo, antico insediamento ellenistico in Anatolia. Nei pressi andare anche a dare un’occhiata al grande Duomo di Berlino.
Per quanto riguarda lo svago e il divertimento se avete figli piccoli al seguito lo Zoo di Berlino è molto antico e rinomato. Ci sono poi il Museo di scienze naturali, il Museo tedesco della tecnica e quello delle cere di Madame Tussaud’s. Una specialità 100% berlinese è il Currywurst, una salsiccia tagliata a pezzetti e condita con una salsa a base di ketchup e curry, il tutto accompagnato da patatine fritte. Vi consigliamo di andare ad assaggiarla nel quartiere di Kollwitz, al Konnopke’s Imbiss, il chiosco più famoso che li serve dal 1930: probabilmente ve ne innamorerete. Sappiate che non lontano, sulla pittoresca Kollwitz Platz, il giovedì si tiene il mercato di prodotti biologici e il sabato quello settimanale.
Una parentesi abbastanza estesa va dedicata alla vita notturna di questa metropoli, davvero impareggiabile nonché leggendaria. Nella zona di Mitte<i/i> e nei pressi dell’Hackescher Markt e poi lungo la Auguststraße troverete molti ristoranti e locali un po’ più ricercati e dal touch artistico. Vi segnaliamo anche la Kulturbrauerei a Schönhauser Allee, vecchio birrificio divenuto una sorta di centro culturale con teatro, cinema, ristoranti, bar e spazi per musica dal vivo ed eventi. Per quanto riguarda i locali per ballare la lista potrebbe essere lunghissima, in quanto Berlino è una delle mete preferite dagli appassionati di musica techno. Il Tresor, sempre a Mitte esiste dagli anni Novanta ed è uno degli indirizzi principali assieme al vicino KitKatKlub, e al Berghain nel quartiere di Friedrichshein. Le discoteche della capitale risultano particolarmente suggestive perché sono, in molti casi, ospitate in edifici di uso industriale riconvertiti per scopo ricreativo. Preparatevi a code lunghe e a severe door policies, ma ne varrà assolutamente la pena.
Berlino si gira al meglio con i mezzi pubblici, fra cui metropolitana, tram e bus, ma la periferia e i dintorni sono più comodamente raggiungibili con un’auto a noleggio. Si possono anche pianificare delle tappe extra anche più distanti selezionando come sede di restituzione un’altra città, Amburgo per citarne una. In questo caso si parla di noleggi one way, ovvero di sola andata, su richiesta ma normalmente possibili pagando un supplemento in loco. Previa comunicazione alla compagnia di noleggio per ottenere il permesso ed estendere la copertura assicurativa, si possono anche varcare i confini ad esempio la Polonia. Sul portale di Auto Europe, broker di autonoleggio attivo dal 1954 rimarrete sorpresi dall’alto numero di offerte super convenienti inclusi minivan e camper disponibili non solo in aeroporto ma anche in diverse parti della città. Durante i mesi invernali la maggior parte dei pacchetti comprende già gli pneumatici invernali.
Per una giornata all’insegna dei palazzi reali vi indirizziamo con la vostra auto a noleggio verso ovest, prima a Charlottenburg, e poi a Potsdam. Il Castello di Charlottenburg è un magnifico edificio attorniato da un ampio giardino che, proprio come racchiuso nel nome, fu voluto da Sofia Carlotta di Hannover, moglie di Federico III, il primo re di Prussia. Lei, che nonostante fosse figlia femmina aveva ricevuto un’istruzione pari a quella dei fratelli, allestì qui la sua residenza estiva dove poteva dedicarsi alle sue passioni ovvero l’arte, la musica e cultura. Terminata la piacevole visita impostate il navigatore inserendo l’abbastanza vicina Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, la Chiesa commemorativa dell’Imperatore Guglielmo. Si chiama così perché dopo essere stata pesantemente bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale, venne ricostruita solo a metà, di nuovo nell’intento di mostrare gli effetti devastanti della guerra. La visione della parte superiore tuttora sventrata vi colpirà molto rimanendovi indelebilmente impressa. La prossima tappa è la più lontana Potsdam, ma per raggiungerla fate in modo di uscire dalla città attraverso l’elegante viale Kürfurstendamm sul quale si affacciano caffè, ristoranti e molti negozi compresi i grandi magazzini KaDeWe.
Potsdam, a una quarantina di chilometri a sud-ovest di Berlino, e capitale dello stato federato del Brandenburgo, è sicuramente la più scontata e doverosa delle gite di mezza giornata da fare a partire dalla capitale tedesca. L’attrazione che tanto merita è il Palazzo di Sanssouci, residenza estiva in stile rococò commissionata dal re di Prussia Federico II il Grande, e dal 1990 patrimonio UNESCO. La costruzione risale alla metà del diciottesimo secolo ed è stata realizzata su una collina così da risultare terrazzata; ovviamente non manca un enorme e stupendo giardino. Come suggerisce il nome derivato dall’espressione francese sans souci che vuol dire senza pensieri, questo luogo doveva rappresentare un rifugio in grado di offrire sia tranquillità che svago ai membri della corte di Berlino.
Una volta giunti a Potsdam, vi consigliamo di programmare una o al meglio due notti fuori per fare un giro in Sassonia a visitare due città di rara bellezza e carattere: stiamo parlando di Lipsia e Dresda. Continuando verso sud-ovest in un’ora e mezza si arriva a Lipsia, la “Nuova Berlino” perché oltre ad essere già il centro più grande e popoloso della Sassonia, sta registrando negli ultimi anni una forte crescita di popolazione ed economica grazie agli affitti più bassi della capitale e una buona università in espansione. Il centro è molto ben tenuto e si possono seguire dei percorsi a tema sulle tracce di famosi personaggi che vi hanno vissuto, niente meno che Goethe e Bach. Quando lascerete Lipsia diretti a Dresda ricordatevi di passare al Völkerschlachtdenkmal, il Monumento alla Battaglia delle Nazioni che si trova proprio sul percorso, al limitare della città. Consiste in una torre enorme costruita alla fine del Novecento per ricordare la Battaglia delle Nazioni che avvenne nel 1813 e che vide la sconfitta di Napoleone da parte di una coalizione di Prussia, Austria, Svezia e Russia.
A circa 150 km a est di Lipsia c’è Dresda, la capitale dello stato federato della Sassonia attraversata dal fiume Elba. Grazie alla presenza dei monarchi di Sassonia che la scelsero come residenza, questa città è diventata un importante polo artistico e culturale che vantava un centro storico di rara bellezza in stile barocco e rococò. Questo fino alla Seconda Guerra Mondiale quando i bombardamenti si scatenarono in maniera particolarmente pesante su di essa. La ricostruzione ha cercato di restituirle il giusto splendore. Il simbolo di Dresda è non a caso la Frauenkirche, che sulle prime non venne ricostruita e tenuta come memoriale. Alla fine però si procedette e nel 2005 rientrò in funzione. Nelle immediate vicinanze sorge un altro edificio emblematico, la Semper Oper, l’opera progettata dall’architetto Semper e che offre la possibilità di fare tour guidati e di assistere a spettacoli magnifici. Non lontano avrete anche il Residenzschloss, il Palazzo Reale di Dresda con accanto lo Zwinger, un complesso di palazzi che ospitano ben tre musei incentrati sulla storia cittadina. Se volete scoprire la città in maniera simpatica ed alternativa potete fare un Trabi-Safari, ovvero noleggiare per un’ora e mezza una Trabant, vettura a trasmissione manuale diffusissima nella ex DDR. Si chiude qui una piccola parte delle cose che vi volevamo invogliare a fare a Berlino e dintorni. L’articolo è stato lungo e denso di spunti che però speriamo vi tornino molto utili. Come già detto in apertura dovrete fissare delle priorità in base ai giorni a disposizione e ai vostri gusti. Il bello è che avrete dei pretesti per tornare molte altre volte così da poter pian piano assaporare tutti gli scorci e le sfaccettature di questa fantastica metropoli.